I social media non sono più solo un passatempo.
Questi canali hanno cambiato il modo in cui le aziende comunicano con le persone, costruiscono la propria identità e reputazione, fanno pubblicità e vendono i propri prodotti.

E allora sfruttiamoli! Ma… come?

Iscriversi e creare una pagina non basta.
Bisogna fare un’analisi e costruire una strategia su misura: ormai i social media sono una scienza e con la formula giusta è possibile adattare questi strumenti alle proprie esigenze, perseguendo degli obiettivi specifici.
Vediamo quali sono i passi da intraprendere per sfruttare al meglio i social media e usarli correttamente.

Conoscere il proprio target
È il proprio mercato di riferimento, le persone che potrebbero essere interessate ad azienda/prodotti/servizi a cui rivolgere la nostra comunicazione: sono i destinatari del messaggio.
Il proprio target di riferimento può essere definito in base a età, residenza, interessi, occupazione, reddito… e qualsiasi altro dato che potremmo ritenere interessante.

Per identificare il proprio target, ci si può chiedere:

  • Qual è l’immagine del mio cliente tipo?
  • A quali problemi/bisogni del cliente voglio rispondere con i miei prodotti/servizi?
  • Quali clienti otterranno benefici dai miei prodotti?
  • Ci sono nicchie di mercato a cui posso far riferimento?

Stabilire i propri obiettivi
I social media possono essere usati per diverse ragioni: farsi conoscere, vendere di più, costruire un’immagine istituzionale più solida, allargare il proprio pubblico, fidelizzare la clientela… magari tutti questi motivi, magari solo alcuni.

Scegliere il canale giusto (o i canali giusti!)
I social non sono tutti uguali: cambiano gli utenti, le tipologie di contenuto, i linguaggi, gli obiettivi. Per questo è fondamentale scegliere il canale più adatto alla propria attività e alle proprie esigenze.
Facebook ha oltre 2,5 miliardi di utenti attivi, dà la possibilità di raggiungere moltissime persone con svariati interessi e di età molto differenti.
Instagram è popolato per la maggior parte da giovani tra i 18-34 anni. È consigliato se i propri prodotti o servizi si prestano a essere fotografati in modo impattante.
LinkedIn è il social nato per mettere in contatto professionisti e professioniste; qui potrai affermare online la tua azienda sotto un aspetto più formale.
YouTube è il secondo motore di ricerca, dove 2 miliardi di persone cercano ogni giorno contenuti e informazioni sotto forma di video.
TikTok ha un’audience composta da giovanissimi di età media inferiore ai 34 anni, il 41% degli utenti ha tra i 16-24 anni. I contenuti sono freschi, divertenti, immediati.

Essere facilmente riconoscibili
Anche sui social l’azienda deve essere coerente con l’immagine che ha “offline”: il logo, i colori, il font e la grafica devono essere omogenei (anche tra diversi canali), facilmente riconoscibili e identificabili.

Pubblicare contenuti coerenti con il proprio obiettivo
In base all’obiettivo e facendo riferimento al proprio target, si può capire quale piattaforma usare, quale linguaggio adottare, quali contenuti sono strategicamente i migliori poiché arrivano al proprio pubblico e aiutano l’azienda a raggiungere la meta.
Siccome i social sono una scienza, anche in questo caso è necessario sviluppare un’attenta programmazione, per esempio attraverso un piano editoriale. Si tratta di un documento in cui definire con anticipo cosa pubblicare, quando, con quale visual (l’immagine che accompagna il post) e con quali #hashtag.

Fare campagne
I social non sono gratuiti, anzi; rappresentano un’importante voce del “bilancio comunicazione”. Dopo aver preparato al meglio la propria immagine e le proprie pagine, è possibile iniziare un’attività di sponsorizzazione.
Questo permette di raggiungere un target specifico, ampliare il proprio pubblico e, attraverso l’analisi delle statistiche (che permettono, per esempio, di vedere quale contenuto ha avuto più successo), affinare la propria strategia.

I social sono una scienza ed esistono figure professionali specializzate che affiancano le aziende nell’utilizzo strategico di questi canali, per poterli sfruttare al meglio e ottenere risultati rilevanti.